Thank you very much Mrs Reader! Sabato 4 maggio, in occasione dell’ultimo concerto stagionale targato Quadrato Magico Live la cantante scozzese Eddi Reader ha donato a piene mani una performance davvero emozionante, carica di humour, dolcezza ed energia. A tal proposito un ringraziamento ed un sentito pensiero da tutta l’associazione, va a Gigi Bresciani patron di GEOMUSIC, che da fine conoscitore del panorama rock-folk anglosassone ha caldeggiato la venuta all’auditorium di Morbegno della Alan Kelly Gang, impreziosita dalla incantevole, intensa vocalità della bionda ragazza di Glasgow. Senza addentrarci in un resoconto dettagliato dei brani proposti da Alan Kelly: fisarmonica, Steph Geremia: flauto e voce, Tony Byrne: chitarra, Maureen Browne: violino, con ospiti la già citata Eddy Reader: voce e suo marito John Douglas: chitarra e voce; diciamo che il concerto ha tratto ispirazione principalmente da due lavori : “Small towns and famous nights”, del 2011 a firma Alan Kelly Gang e da un capolavoro assoluto della Reader del 2009: “The songs of Robert Burns” (vivamente consigliato agli amanti dell’Irish-folk) dedicato al grande poeta scozzese vissuto nella seconda metà del ‘700 e ritenuto un vero pilastro della storia di quel popolo. Tale progetto di ricerca, riscoperta e pubblicazione sono valsi ad Eddi la nomina a Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico! Reels e jigs si sono susseguite, trasmettendo alla platea buonumore, voglia di danzare e rappresentando in modo eloquente l’atmosfera che si respira nelle strade, negli spazi in cui si svolgono feste e raduni nella verde terra d’Irlanda. I brani struggenti, dall’andamento malinconico hanno sottolineato l’altra peculiarità del suono di quelle Lande. Tutto in questo genere musicale è portato ad estreme conseguenze. La danza è esplosione di vita, una manifestazione giocosa in cui il ritmo è padrone assoluto, al servizio dell’allegria popolare. La malinconia Irish, anche per l’uso di flauti dolci, violini e cornamuse è al contrario, più di un intimo momento, è l’alta rappresentazione in note della perdita, del non ritorno, della fine, ma anche l’alta sublimazione di un amore travolgente, un’eterna amicizia o un sentimento forte ancestrale per la propria terra. Questo popolo infatti non conosce mezze misure e la sua musica ne è piena testimonianza.
Aldo G. (Ufficio stampa QM)
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