L'Albero Magico

 

rassegna di teatro per bambini

 

6a edizione - 2008

 

     

domenica 13 gennaio

Teatro Frassati (Regoledo)

Compagnia Eccentrici Dadarò

VOGLIO VOLARE

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domenica 27 gennaio

Auditorium S.Antonio (Morbegno)

Compagnia Eccentrici Dadarò

MOSTRY

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domenica 17 febbraio

 Teatro Frassati (Regoledo)

Accademia Perduta Romagna Teatri

QUANDO UN LEONE BUSSO' ALLA PORTA

scheda

 

inizio spettacoli ore 16.30  -  ingresso 6 euro

 

gli spettacoli, apprezzabili ad ogni età, sono particolarmente indicati  per i bambini dai 4 agli 10 anni.

  

   

in collaborazione con:

                   

 


  17 febbraio 2008 - Teatro Pier Giorgio Frassati di Regoledo

 Circomistico - Accademia Perduta Romagna Teatri  di Ravenna

 QUANDO UN LEONE BUSSO’ ALLA PORTA

 Frida è una bambina felice. Le piace giocare con la mamma, andare al parco con papà, inventare mille storie. Poi è arrivato un fratellino. E Frida non si era arrabbiata con la mamma quando non giocava più con lei, per via del pancione, e quando è nato e ha provato a tenere in braccio il suo fratellino e lui si è messo a piangere e la mamma l’ha sgridata, lei non si era arrabbiata. Ma quel giorno, dalla porta è entrato un leone. Non sembrava cattivo e con Frida giocava allegramente. Anzi, quei due insieme esploravano mondi fantastici e la stanzetta si colorava di magia.  Ma quando  il leone vedeva il bimbo, ruggiva forte e distruggeva tutto. Finché…

Partendo da un breve racconto di Anne Cottringer, “Lara e il leone cattivo”, la nostra storia  racconta di un leone immaginario che Frida crea, per consolarsi della perdita affettiva dovuta al fratellino appena nato. Un evento particolare e Frida prende confidenza con il fratellino mentre il leone scompare dalla porta dalla quale è apparso. Quello che ci interessa sottolineare nella nostra messinscena è proprio la problematica accettazione di un fratello con cui si dovrà con-dividere l’amore dei genitori, e i meccanismi della fantasia con cui si prova a difendere o sostituire questa perdita. Frida immagina un leone con cui giocare, e insieme a lui può volare sulle ali della fantasia e inventarsi mille avventure. Con questo sostituisce in parte i suoi genitori che non hanno più tanto tempo da dedicarle, a causa del bimbo. Ma il leone le da anche la possibilità di sfogarsi, di protestare la sua rabbia: ogni volta che il leone vede il bimbo si mette a ruggire e a spaccare tutto. Così sarà il leone a “sbagliare”, a contrariare i genitori, e anche se loro non vedono l’animale immaginario e rimproverano Frida per tutti i suoi disastri, sarà poi la stessa bambina a rimproverarlo, imitando i genitori. Ben consapevoli che quella dell’amico immaginario è una fase, che deve essere superata da un maggiore equilibrio interiore, nella nostra storia, a causa di un fortunoso incidente, Frida comincia a relazionarsi col suo fratellino in maniera differente, ci si affeziona, si prende cura di lui, in poche parole lo accetta. In questo nuovo equilibrio, in cui Frida e i genitori si ritrovano uniti nella cura al nuovo arrivato, non c’è più posto né tempo per occuparsi dell’amico immaginario che semplicemente sparirà, non avendo più utilità per la bambina che adesso ha trovato davvero un nuovo amico, ma non immaginario, con cui presto potrà correre e giocare come faceva col leone.

   


1 Compagnia Eccentrici Dadarò di Varese

VOGLIO VOLARE

Liberamente ispirato al Gabbiano Jonathan Livingston

Una storia che parte lontano nel tempo, quando volare era permesso solo...ai gabbiani. “Papà, un giorno ti farò volare in cielo tra i gabbiani….” cosi Volerio un eccentrico e un pò folle poeta ha promesso a suo padre che avrebbe inventato l’invenzione delle invenzioni, la scoperta più rivoluzionaria del XIX° secolo…..il VOLO. Sembrava essere tutto tranquillo fino a quando quel “giorno” è arrivato, cosi insieme all’inseparabile Tata gioca con le leggi della natura percorrendo un viaggio ricco di avventure epiche dal risultato improbabile. Esperimenti, lazzi e gag clownesche li accompagnano verso il volo più alto: essere sempre se stessi.

Didattica: durante lo spettacolo verranno affrontati temi scentifici quali la gravità, l’equilibrio, l’energia dell’aria…


 Compagnia Eccentrici Dadarò di Varese

 MOSTRY

Lui è Mostry.  Nato, preparato, allenato per fare paura. Come qualunque mostro. E come qualunque mostro, il suo pubblico ideale è quello di tanti bambini, preferibilmente piccoli, quando ancora la ragione non li aiuta troppo a difendersi dalle paure. Quando ancora quel sentimento indistinto che servirebbe a proteggerli dai pericoli reali è tanto puro da esplodere anche per i motivi più irrazionali. Oggi per Mostry è il primo giorno di lavoro, è il primo show.