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inizio spettacoli ore 16.30 - ingresso 6 euro
gli spettacoli, apprezzabili ad ogni età, sono particolarmente indicati per i bambini dai 4 agli 10 anni.
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in collaborazione con:
17 febbraio 2008 - Teatro Pier Giorgio Frassati di Regoledo
Circomistico - Accademia Perduta Romagna Teatri di Ravenna
QUANDO UN LEONE BUSSO’ ALLA PORTA
Frida è una bambina felice. Le piace giocare con la mamma, andare al
parco con papà, inventare mille storie. Poi è arrivato un fratellino. E Frida
non si era arrabbiata con la mamma quando non giocava più con lei, per via del
pancione, e quando è nato e ha provato a tenere in braccio il suo fratellino e
lui si è messo a piangere e la mamma l’ha sgridata, lei non si era
arrabbiata. Ma quel giorno, dalla porta è entrato un leone. Non sembrava
cattivo e con Frida giocava allegramente. Anzi, quei due insieme esploravano
mondi fantastici e la stanzetta si colorava di magia.
Ma quando il leone vedeva il
bimbo, ruggiva forte e distruggeva tutto. Finché…
Partendo da un breve racconto di
Anne Cottringer, “Lara e il leone cattivo”, la nostra storia
racconta di un leone immaginario che Frida crea, per consolarsi della
perdita affettiva dovuta al fratellino appena nato. Un evento particolare e
Frida prende confidenza con il fratellino mentre il leone scompare dalla porta
dalla quale è apparso. Quello che ci interessa sottolineare nella nostra
messinscena è proprio la problematica accettazione di un fratello con cui si
dovrà con-dividere l’amore dei genitori, e i meccanismi della fantasia con
cui si prova a difendere o sostituire questa perdita. Frida immagina un leone
con cui giocare, e insieme a lui può volare sulle ali della fantasia e
inventarsi mille avventure. Con questo sostituisce in parte i suoi genitori che
non hanno più tanto tempo da dedicarle, a causa del bimbo. Ma il leone le da
anche la possibilità di sfogarsi, di protestare la sua rabbia: ogni volta che
il leone vede il bimbo si mette a ruggire e a spaccare tutto. Così sarà il
leone a “sbagliare”, a contrariare i genitori, e anche se loro non vedono
l’animale immaginario e rimproverano Frida per tutti i suoi disastri, sarà
poi la stessa bambina a rimproverarlo, imitando i genitori. Ben consapevoli che
quella dell’amico immaginario è una fase, che deve essere superata da un
maggiore equilibrio interiore, nella nostra storia, a causa di un fortunoso
incidente, Frida comincia a relazionarsi col suo fratellino in maniera
differente, ci si affeziona, si prende cura di lui, in poche parole lo accetta.
In questo nuovo equilibrio, in cui Frida e i genitori si ritrovano uniti nella
cura al nuovo arrivato, non c’è più posto né tempo per occuparsi
dell’amico immaginario che semplicemente sparirà, non avendo più utilità
per la bambina che adesso ha trovato davvero un nuovo amico, ma non immaginario,
con cui presto potrà correre e giocare come faceva col leone.
1 Compagnia Eccentrici Dadarò di Varese
VOGLIO
VOLARE
Liberamente
ispirato al Gabbiano Jonathan Livingston
Una storia che parte lontano nel tempo, quando
volare era permesso solo...ai gabbiani. “Papà, un giorno ti farò volare in
cielo tra i gabbiani….” cosi Volerio un eccentrico e un pò folle poeta ha
promesso a suo padre che avrebbe inventato l’invenzione delle invenzioni, la
scoperta più rivoluzionaria del XIX° secolo…..il VOLO. Sembrava essere tutto
tranquillo fino a quando quel “giorno” è arrivato, cosi insieme all’inseparabile
Tata gioca con le leggi della natura percorrendo un viaggio ricco di avventure
epiche dal risultato improbabile. Esperimenti, lazzi e gag clownesche li
accompagnano verso il volo più alto: essere sempre se stessi.
Didattica: durante lo spettacolo verranno affrontati temi scentifici quali la gravità, l’equilibrio, l’energia dell’aria…
Compagnia Eccentrici Dadarò di Varese
MOSTRY
Lui è Mostry.