Eileen Rose Band & Guest

     

Sabato 15 ottobre 2005 - ore 21,30

teatro Pier Giorgio Frassati

Regoledo di Cosio Valtellino(SO)

    

Special guest:

Andrea Gillis

Seth Goodman

 

 

Dopo Bucephus King una nuova rivelazione ospite del Quadrato Magico: 

Eileen Rose presenta il suo ultimo lavoro "Come the storm", fresco di stampa. Accompagnata da un'ottima band, il concerto avrà come ospiti due artisti americani.


Le foto del concerto


 Eileen Rose si è fatta notare fin dai sui primi CD (Shine Like It Does 2001 e Long Shot Novena Rough Trade 2002) dai piu' attenti osservatori del rock d'autore ma le previsioni di una sbocciatura cosi' fulminante erano francamente impevedibili: Eileen Rose gioca un ruolo di prima attrice tra le rivelazioni più brucianti del momento. Long Shot Novena suona classico senza essere derivativo, prende la tradizione folk e country per i capelli, la rilegge con una passione viscerale, mostrando un carattere e delle liriche personalissime. Di origini mezza iralndese e mezza italiana, ha vissuto gli ultimi anni tra l'America (Boston) e l'Inghilterra, dove finalmente sembra aver trovato pace alle sue peregrinazioni. Tutti questi spostamenti sembrano aver forgiato un carattere forte e fragile al tempo stesso, e questo si riflette nei suoi lavori che sprizzano da ogni nota un senso folk-rock tremendamente antico, quasi fosse una navigata interprete e non una giovane promessa per il futuro. Scarna ed essenziale negli arrangiamenti, incentrata su una voce carica di animosità, la sua musica  è un canto country-soul a volte leggermente elettrificato, altre volte semplicemente acustico, che richiama tante cose, senza assomigliare a nulla. Certo, i suoi eroi la nostra Eileen li ha ben presenti: Tom Waits Crooning, Bob Dylan, gli Stones... senza tuttavia apparire una copia sbiadita. Tra suggestioni classiche e moderne,  il cuore di Eileen batte forte per il lato selvaggio della strada , per il crudo rock'n'roll,  per colori gospel-blues sudisti  e per quelli  country. Una nuova affascinante regina della musica d'autore.


 

Cantautrice rivelazione definita “un intrigante ibrido tra Pattie Smith e Marianne Faithfull” dal Sunday Times.

 


 

EILEEN ROSE
La rosa di Boston


 Eileen, benché viva a Londra da una decina di anni, è solo l’ultimo gioiello della sempre vivacissima scena cantautorale di Boston, fucina di meravigliosi talenti come Mary Chapin Carpenter o Aimee Mann. Qualche tempo fa è stata in tour con il golden boy Ryan Adams: "Era al tempo del suo primo disco solista, eravamo solo io e lui e le nostre chitarre acustiche. Se ripenso a quei momenti in cui andavamo in giro per l’America in treno, adesso che è sulle copertine di mezzo mondo, spero sia un buon segno anche per la mia carriera", dice Eileen ridacchiando. E lo meriterebbe, perché è un’autrice e vocalist di prima qualità.

Dopo una gavetta in gruppi della scena di Boston come i Fledging (un disco all’attivo per l’etichetta dei Nine Inch Nails, la TVT Records), Eileen fa il grande passo: volare a Londra. Qui fa amicizia con gli Alabama 3, quel gruppo di folli responsabili di aver messo insieme country e dance music in una formula inedita: "Le mie canzoni piacquero loro così tanto che decisero di diventare la mia backing band", dice Eileen. "Non solo: mi accompagnarono anche in studio per il mio esordio". Si riferisce a Shine It Like It Does, uscito nel 2001 e accolto in modo entusiasta dalla stampa inglese. Ad esempio Mojo scrisse che "Eileen Rose mostra la stessa attitudine con uno scopo e l’intensità di Ani DiFranco… È l’arrivo di un talento così ricco di forza il cui giorno arriverà certamente".

"Per quel disco", continua Eileen, "registrammo tutto in soli dieci giorni. Per Long Shot Novena (vedi JAM 80) ho potuto lavorare con calma, per ben quattro mesi. Era un piccolo studio molto economico così ho potuto dedicarmi completamente alla ricerca del feeling giusto per ogni singola canzone." Un feeling sensuale e appassionato che fuoriesce in maniera sbalorditiva in ogni brano del disco, particolarmente in quell’affascinante affresco di stupefatta malinconia che è la title-track, Long Shot Novena: "Immagino che tu sappia bene cosa sia una novena, l’Italia è l’unico paese al mondo dove non devo spiegarne il significato", dice ridendo. "Mio padre è siciliano, mia madre irlandese, per cui sono cresciuta in una famiglia fortemente cattolica. Una religione che è ancora importante per me, anche se non sono più praticante. Gesù è stato la mia prima rock star. Quando gli anni cominciano a volare via torni però a pensare con insistenza a certe cose: chi è Dio, che cosa succederà dopo la morte. C’è un senso di rabbia però nella canzone, perché quando smetti di frequentare una cosa importante come la chiesa cattolica non capisci mai se sei tu che te ne sei andata o sono loro, i preti, che ti hanno cacciata…".

Un altro grande brano si intitola Tom Waits’ Crooning, una sorta di tributo al grande cantautore: "Certo, è uno dei miei più grandi riferimenti per l’uso della voce. Ma cerco di usarla in modo libero, senza schemi, cercando di adattarla a quanto ogni singola canzone richiede: jazz, blues, rock, country…".

E quando Eileen canta canzoni come For Marlene ("Marlene è la madre di una mia cara amica dell’infanzia. Fu assassinata e ancora oggi non è stato trovato l’omicida. Marlene, sua madre, continua a scrivere ai giornali o alle televisioni, anno dopo anno, per far sì che chi di dovere non dimentichi questo terribile caso"), questa voce meravigliosa e veramente ‘libera’ ti entra in ogni angolo dell’anima. "Canzoni come questa", dice, "vorresti non doverle cantare mai più. È davvero una sofferenza enorme… Ma sai, ogni volta che salgo sul palco sono terrorizzata al pensiero che mi sto per esporre davanti a degli sconosciuti… "È un rischio continuo, ma vale la pena correrlo. Quando qualcuno del pubblico mi dice che una mia canzone l’ha fatto piangere, beh, questo è tutto quello che voglio dalla mia musica. Voglio toccare la gente, commuoverla se possibile."

Dopo gli Alabama 3 anche in questo disco c’è un bel cast di musicisti, ad esempio membri dei Del Amitri o l’ex Sex Pistols Glen Matlock: "Londra, per quanto riguarda i musicisti, è una piccola comunità. Si finisce per conoscersi un po’ tutti. Soprattutto, arrivati a trenta o quarant’anni, non c’è la smania di essere trendy a tutti i costi, c’è solo il desiderio di fare musica per il gusto di farla, di fare le cose che piacciono".

Eileen è l’ultima rosa di Boston, volata a Londra a far fiorire la sua musica. Non lasciate che appassisca.

 


Special Guest

Andrea Gillis

&

Seth Goodman

Andrea Gillis

 

prenotazioni e infoline 

347-2540493(ore serali)

 

www.quadratomagico.net

ingresso 10 euro