16 novembre 2005 - teatro Pier Giorgio Frassati - Cosio Valtellino (SO)

 

GIOVANNI LINDO FERRETTI

le foto del concerto (by Meco)

 

 

  

 

   

    

  

  

  

  

 

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Giovanni Lindo Ferretti

in collaborazione con

Mercoledi 16 novembre - ore 21.00

 

teatro Pier Giorgio Frassati

Regoledo di Cosio Valtellino(SO)

    

ALLEVARE MENTI,

PASCOLARE PENSIERI

 

Letture e pensieri di e con:
Giovanni Lindo Ferretti, voce canto
Lorenzo Esposito, voce
Raffaele Pinelli, organetto 

Ambrogio Sparagna - fisarmonica

 

 


Giovanni Lindo Ferretti non ha certo bisogno di presentazioni, 

mente e voce dei CCCP poi CSI; 

personaggio carismatico nel mondo underground italiano.

Emancipandosi dai dogmi musicali anglo-americani ed elevando la provincia emiliana a scenario universale, la saga epica di CCCP-CSI ha segnato uno dei momenti fondamentali del rock italiano. Tra manifesti ideologici e inni dolenti, ironia e paranoia, rabbia punk e misticismo orientale.



"Allevare menti, pascolare pensieri"
di e con Giovanni Lindo Ferretti
e con Lorenzo Esposito e Raffaele Pinelli


Mia nonna mi ha insegnato che quando va male, davvero, bisogna salvare la forma. Raccontava di grandi carestie che hanno attraversato, nei secoli, le nostre valli. Le donne, nelle case, continuavano ad impastare e cuocere qualsiasi rimedio, anche la terra, il muschio, la segatura, l'erba, in forma di pane. Mio padre, per sopravvivere, in campo di prigionia tedesco, ha masticato e rimasticato pezzi di cuoio, residui di scarpe, bolliti a minestra. Era festa se catturavano un topo e veniva cotto allo spiedo, di nascosto. Insieme alla vita l'uomo deve salvaguardare l'umanità. 
Se manca la sostanza diventa la forma il limite invalicabile dell'esistenza. 

Preziosa comunque. 

Il limite, il confine del mio operare pubblico è la parola. Preziosa.
È un'arma la parola. Un'arma il tono, il ritmo. Forma e sostanza.
Deve essere forte la parola, anche quando è leggera, quando si fa sinuosa.
Un rapimento, un'estasi che brucia e fa silenzio intorno.
Far fiorire il deserto.
Qui, ora, s'adora l'apparenza, cosmetica idea di bellezza che nasconde e appiana, ma la bellezza è luce e brilla di verità.
Non tanto liberare la fantasia, quanto lo sforzo di penetrare la realtà, svelarla e raccontarla.
L'eccesso satura i sensi: vista, udito, olfatto, gusto, tatto e li esaurisce.
Noi siamo saturi, quasi esauriti.
Sono figlio di un mondo, irrimediabilmente finito, che ha fatto dell'allevare, pascolando, la forma quotidiana del suo vivere.
Imperterrito continuo a pascolare allevando.

Solo parole: lette, recitate, cantate. 
Una voce, due voci, un suono: l'organetto diatonico, che ha segnato il limite musicale tra la tradizione e la modernità.
Il suo utilizzo segna la via del ritorno. Tutto cambiato. Tutto diverso.
E l'uomo?

Giovanni Lindo Ferretti

 


 

prenotazioni e infoline

347-2540493(ore serali)

 

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ingresso 8 euro