Tutto esaurito per l’ormai tradizionale appuntamento natalizio con la musica gospel. Ospite della serata, “ The Maranatha Gospel Singers”, sestetto di Pittsburgh, Pennsylvania-Usa, pianoforte e voci, che fa della spiritualità il suo punto di forza. Già coristi di mostri sacri del gospel del calibro di Clark Sisters, Walter Howkins, Ce Ce Winians, con maestria e passione, hanno presentato inni tradizionali mischiati a vecchi spirituals neri con una strizzatina d’ occhio alla musica contemporanea. Tra le tante canzoni ascoltate, immancabili e gradite le due versioni di “Oh when the saints go marchin’ in” e l’ attesa “ Oh happy day”, con astuzia destinata al bis come omaggio, saluto e augurio di buon Natale. Partecipare ad un concerto gospel diventa spesso un’occasione per lasciarsi rapire da momenti di serenità e liberazione interiore, magari scandendo il ritmo con le mani e cantando tutti assieme. E’ quello che è accaduto venerdì sera, in un’ atmosfera felice e al tempo stesso intima, resa possibile grazie dalla semplice e intensa empatia che il gruppo ha saputo creare con la platea. Gioiosi, allegri ma anche molto ispirati, i Maranatha Gospel Singers hanno proposto un’ ora e mezza di canti, invocazioni e preghiere, ripetendo spesso, quasi come un mantra, “Thank you Jesus, I love Jesus, Thank you Lord, Alleluja”, con mani protese verso l’ alto e sguardo a cercare il cielo tra il soffitto e i pregiati affreschi dell’ Auditorium. Pubblico partecipe e coinvolto per una serata di festa , di contatto con la propria anima, di riflessione sulla riscoperta della spitiualità che fiorisce fuori e dentro ognuno di noi.
(Francesca G. - Ufficio Stampa QM)


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