Il Frassati s’infiamma, acclama, gioisce! Accade sabato 8 novembre scorso, all’ormai storico teatro di Cosio Valtellino (frazione Regoledo). Grazie agli Zen Garden, tribute band per eccellenza dei mitici U2 capitanata dal front man e vocalist Zeno Sala, la numerosa e attenta platea ha partecipato ad uno show entusiasmante, dirompente, energico e passionale come sono il suono e lo stile U2. Uno spettacolo accompagnato dai video che ripercorrono l’ intera storia musicale della band irlandese e dei suoi tour colossali. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalla fedeltà delle parti e della strumentazione, all’identità timbrica. Ecco dunque Zeno che diventa Bono, complice una somiglianza fisica notevole e una voce che emoziona ed eguaglia quella di mister Paul Hewson in arte Bono Vox. Kim impersona il batterista Larry, Robert è Adam Clayton al basso e Marc è The Edge alle chitarre. Zeno & C. accompagnano il pubblico in una cavalcata attraverso le praterie musicali costellate dai grandi successi che la band di Dublino ci ha fin qui regalato, alternando con calibrata astuzia le “chicche” del passato alle melodie dei dischi più recenti. Le note di “Space Oddity” di un David Bowie agli esordi guidano il gruppo sul palco. L’ inizio è appannaggio di due brani dall’ultimo lavoro “Songs of innocence”, fresco di stampa: l’incalzante “The miracle -of Joey Ramone-( dedicata al cantante dei Ramones morto nel 2001 mentre ascoltava “In a little whlile” degli U2) e la toccante “Every breaking wave”, un pezzo intenso destinato a divenire presto un nuovo hit. C’è davvero l’ imbarazzo della scelta a pescare nel repertorio degli U2, band simbolo degli anni ottanta, da decenni sulla cresta dell’ onda, che sa rinnovarsi senza rinnegare il proprio passato. E gli Zen Garden allora spaziano da “Magnificent” a “Beautiful day”, da “All I want is you” a “Until the end of the world”, da “With or without you” a “Desire”, fino alla recente “Ordinary love”, scritta da Bono e soci nel 2013 per la colonna sonora del film “Mandela: long walk to freedom”. Applausi, ovazioni: l’ atmosfera è quella delle grandi occasioni, condita con maestria e competenza dai quattro musicisti, abituati da anni a calcare le scene italiane ed internazionali. C’ è posto ancora per la potente “The Fly”, pezzo estrapolato da “Achtung Baby” (uno degli album cardine degli U2), come la struggente “Love is blindless”, proposta in versione acustica da Zeno, che qui si mostra anche ottimo musicista. Dal nuovo cd propongono anche un’ accorata “Iris (Hold me close) e la travolgente “Cedarwood Road”, dal marcato timbro rock tipico dei primi U2. Poi “Pride” (brano con cui Zeno conobbe gli U2 grazie ad un video su DJ Television), la stratosferica “Sunday bloody Sunday” e “One” suonate e cantate magistralmente. Nei bis c’ è spazio per “I will follow”, “Vertigo” ed un medley con “Zoo Station”, “Even better than the real thing”, “Discoteque” e “Gloria”, storica song di Van Morrison. “Noi abbiamo dedicato parte della nostra vita agli U2- dichiara Zeno- “e a voi, visto che trascorriamo buona parte della nostra vita sul palco. Stasera la gente ha pagato per essere qui, non è la festa della birra, è un concerto vero; non è solo lavoro, ma qualcosa di più. Ci avete regalato una serata magnifica!” L’ omaggio aggiunto ai presenti è la riproposta di “Every breaking wave”, gran finale per una splendida kermesse a tutto rock!
(Francesca Giudice - Ufficio Stampa QM)


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